GIORDANIA

Quando sento parlare di Giordania, la mia mente si popola di migliaia di immagini e ricordi vissuti durante il mio viaggio in questa magnifica terra. L’emozione provata nel Siq di Petra (l’antica città dei Nabatei), davanti all’incredibile splendore del Tesoro, il sapore salato della pelle dopo un bagno nel mar Morto, i colori  il tramonto e le immense dune sabbiose del deserto del Wadi Rum, rimarranno indelebili nella mia mente. Sognavo di andarci da quando ho visto il film di Indiana Jones e l’ultima Crociata, credo nel lontano 1989, e finalmente è arrivato il momento.

 

25/06/2016 – ITALIA- AMMAN

Partenza da Roma con volo di linea Royal Jordanian ( davvero un’ottima compagnia di linea), arrivo ad Amman dopo circa 3 ore e 30 minuti; una volta arrivati, abbiamo pagato il visto con l’aiuto del nostro assistente che ci attendeva in aeroporto, ritirato i bagagli e partiti con l’autista verso il nostro albergo.

Amman, capitale della Giordania, è una delle città mediorientali più facili da visitare. Esistono 2 zone nettamente distinte: la zona Ovest costituita da quartieri residenziali immersi nel verde, pieni di caffè, bar centri commerciali moderni e gallerie d’arte , e la zona Est, la parte conservatrice e islamica, dove si avverte più forte il legane con la tradizione.

Dopo aver cenato in hotel , abbiamo deciso di fare un piccola passeggiata nel centro della città ( una tappa da non perdere in una visita ad Amman); caotico e simile ad un labirinto, si estende ai piedi delle numerose colline della città, dominato dalla solenne Cittadella e impreziosito da spettacolari rovine romane. Qui si respira il fermento della vita quotidiana dei giordani, particolarmente vivace nella passeggiata serale tra la moschea il Suq ( mercati ) ed i caffè.

Amman, Jordan, on Oct. 27, 2009. (U.S. Army photo by Staff Sgt. Jim Greenhill) (Released)

 Amman di notte

 

26/06/2016  AMMAN – WADI RUM – PETRA

Prima colazione e partenza  all’alba per Petra. Durante il tragitto la nostra prima sosta è al sito di UMM EL RASAS:

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Sito Umm El Rasas

antichissimo insediamento con resti di età romana e bizantina famoso per i meravigliosi mosaici, in particolare quelli ritrovati all’interno della Chiesa di S. Stefano. Si prosegue per il WADI RUM, all’interno del territorio degli Howeitat, tribù beduina e seminomade. Era da tantissimo tempo che sognavo di visitarlo; è il deserto più esteso della Giordania: non sapevo quando, ma sapevo che comunque prima o poi nella mia vita un tour tra le dune di Lawrence di Arabia lo avrei fatto. Ricco di risorse idriche esso fu abitato già 400.000 anni fa; i nabatei vi giunsero probabilmente nel  VI secolo a.C. ma i ritrovamenti della loro civiltà risalgono solo al IV a.C. Il paesaggio ha tonalità rossicce, la vegetazione scarseggia fino a scomparire quasi del tutto, mentre le venature minerali di rame compaiono lungo la parte inferiore delle colline. Esso viene chiamato anche Valle della Luna, perché ha sempre costituito un percorso naturale per il passaggio delle carovane da e per l’Arabia Saudita. Tutto ciò ovviamente ci è stato possibile vederlo grazie alla mattinata dedicata ad un’escursione in fuoristrada attraverso le gole di WADI RUM, in pieno deserto rosso Giordano, tra splenditi panorami e magiche atmosfere, con la possibilità di osservare i luoghi dove solo i beduini osavano insediarsi. Abitano lo spietato deserto meridionale, tipico paesaggio di dune di sabbia, oasi e scarpate erose dagli agenti atmosferici, bellissimo al tramonto, estremo e maestoso d’estate.

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Accampamento beduino

E’ proprio in questo contesto, in pieno deserto e in un accampamento beduino che decidiamo di consumare il nostro pranzo sotto un sole cocente che sfiorava i 45°. Nel pomeriggio proseguiamo la tappa di avvicinamento a Petra dove arriviamo in serata, ceniamo e stremati precipitiamo in un sonno profondo.

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Dune Wadi Rum

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Tramonto Wadi Rum

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Wadi Rum

 

27/06/2016 PETRA

Svegli di buon ora partiamo alla scoperta di Petra.

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Sognando Petra

Non ci sono dubbi sull’entità del patrimonio storico e culturale vantato dal regno giordano. Sin dall’arrivo, ci si trova immersi in questa straordinaria atmosfera, circondato dalle rovine di antiche civiltà da tempo scomparse che tuttavia sopravvivono, lasciando la propria impronta nell’essenza stessa di questo straordinario regno e nell’anima dei suoi abitanti. Furono gli arabi nabatei, nel 500 a.C., a costruire Petra, trasformandola nella loro capitale e in un centro nevralgico per il commercio. Con incredibile maestria, i nabatei hanno scolpito la roccia creando templi, tombe e abitazioni oramai distrutte dal terremoto;  gli edifici che oggi possiamo ammirare nel sito sono molto piccoli pur presentando facciate monumentali.

Petra rivela i suoi segreti ad ogni passo, tra striature colorate, tra rocce che, a seconda dell’angolazione da cui vengono osservate, riproducono incredibilmente la forma di alcuni animali: elefanti, pesci, volatili…

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Sito di Petra

Per accedere al sito è necessario procedere per un chilometro lungo una gola, chiamata anche Siq, le cui pareti si elevano fino a 200 metri d’altezza.

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Siq

Alla fine della gola stessa ci appare in tutto il suo splendore il monumento più famoso di Petra: “il Tesoro”.

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“Il Tesoro”

L’imponente facciata del Tesoro è solo una delle molte meraviglie architettoniche da esplorare a Petra. Rimaniamo esterrefatti al cospetto di questa enorme magnificenza e entusiasti cominciamo ad immortalarci sotto di essa sul dorso di un cammello. Preparatevi al sole cocente, alla miriade di visitatori, ad ogni sorta di richiesta da parte dei beduini (dal passaggio in sella al cavallo  con mancia ovviamente – a “Ti invito a uscire con me stasera”) e soprattutto all’acido lattico per i 12 km percorsi se si arriva fin su al monastero.

Preparatevi a tutto questo, ma state certi che Petra non vi deluderà.

Al di là del siq e del maestoso Tesoro di Petra, c’è qualcos’altro che lascia a bocca aperta: la cangiante bellezza della roccia arenaria. Quella roccia che sì, è bella al mattino, ma soprattutto nel pomeriggio, quando il sole inizia a calare e cambia pian piano colore tingendosi di rosa. E questo è il grande spettacolo, che ti ricompensa dopo tutta la fatica della giornata.

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Roccia arenaria

La più grande soddisfazione è arrivare in cima al monastero (Ad-Dair), dopo ben 800 scalini sconnessi e diversi chilometri di strada sterrata.

Si può arrivare fin qui anche in sella ad un asino, ma non lo consiglio perchè non sarebbe possibile fermarsi liberamente per scattare foto, e vi assicuro che c’è davvero tanta di quella roba da fotografare.

E poi, che orgoglio arrivare in cima con le proprie forze per ammirare finalmente il monastero che, con le sue impressionanti dimensioni, è il monumento più grande di Petra. Una giornata a Petra è un’esperienza unica, che resta impressa nella mente con i suoi colori caldi,  con la sua rosea bellezza, con il suo fascino storico.

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“Monastero”

Petra , una delle sette meraviglie del mondo moderno,  resta sempre uno spettacolo ineguagliabile che riempie gli occhi regalando ricordi indelebili.

 

28/06/2016 PETRA – MAR MORTO

Dopo un’abbondante colazione  ci dirigiamo verso la tanto attesa visita al Mar Morto, uno straordinario specchio di acqua blu, liscio come marmo nei giorni d’inverno senza vento o increspato di onde salate e spumeggianti dai venti estivi, rappresenta il punto più basso della terra. I cosmetici estratti da esso costituiscono una fonte meravigliosa per la cura della pelle. Il segreto della bellezza è celato proprio nelle acque del Mar Morto. Tuffarsi nelle sue acque e assorbire i minerali ed i sali contenuti nei fanghi, ha un effetto  calmante e levigante, in grado di preservare la bellezza della pelle. Un fenomeno più unico che raro, in via di scomparsa, con la particolarità di galleggiare senza nessuno sforzo grazie alla salinità che è 10 volte più elevata di quella degli oceani.. Il Mar Morto ha la più alta concentrazione di minerali del mondo intero. Esso in realtà non è un mare, bensì un lago privo di sbocchi sul mare, alimentato dal fiume Giordano. Io non ci credevo, ma vi assicuro che è un vero spettacolo!!!

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Mar Morto

Il pomeriggio invece lo dedichiamo alla visita del Monte Nebo, che è il luogo mitologico di grande importanza religiosa, dove Mosè, fuggito dall’Egitto, ammirò per la prima volta la Terra Santa. Il tour al monte Nebo offre un bel panorama fino alla depressione del Mar Morto e, nelle giornate più limpide, fino alla Terra Santa e Gerusalemme. Il Monte Nebo è sicuramente il luogo più venerato della Giordania perché è considerato il luogo dell’antica Pisgah, dove Mosè è morto e sepolto. Proseguiamo la vista per BEIDA, la piccola Petra, un piccolo sobborgo nabateo che si sviluppo grazie alla sua posizione centrale di molte delle vie carovaniere. La sua prosperità si rispecchia nello stile degli edifici, nelle belle tombe e nei sofisticati sistemi di approvvigionamento idrico. Stanchi ma soddisfatti torniamo nel nostro resort dove ci lasciamo piacevolmente coccolare approfittando di tutti i confort che un resort di alto livello come il nostro può offrire.

 

29/07/2016 –  MAR MORTO – AMMAN – ITALIA

Qui finisce il nostro intenso viaggio, insomma, davanti all’indecisione la Giordania vi viene incontro offrendovi di tutto e di più, un’esperienza a cui non si può rimanere indifferenti e che ci ha regalato emozioni che porteremo sempre nel cuore.

Vi aspetto al prossimo viaggio !!

Per qualunque dubbio o per maggiori informazioni scrivetemi sulla mia pagina fb “Claudio Dambrosio”.